Sembra
che per raggiungere un accordo con l’opposizione di governo occorra incontrarsi
con Berlusconi, che di Forza Italia è presidente, dopo lo strappo con Alfano risulta
l’unica carica assegnata. Non è certo un passaggio esaltante per il segretario
del PD Renzi. Ma appunto è un passaggio. Non è un caffè con un amico, è l’incontro
con il capo dell’opposizione; Se l’opposizione non riesce a raccogliersi che
attorno ad un pregiudicato per evasione fiscale, questo è un problema dell’opposizione.
L’obiettivo non è legittimare Berlusconi, ma votare in Parlamento una nuova
legge elettorale e magari anche la riforma del Titolo V della Costituzione.
Occorre avere chiaro l’obiettivo da raggiungere, e finora i passi più incisivi
nella direzione del cambiamento della legge elettorale sono stati effettuati
dal segretario del PD Renzi; la discussione delle proposte è stata tolta al
Senato che in 7 mesi non ha completato la formulazione di una proposta neppure
in commissione; la Camera ha calendarizzato l’inizio della discussione per il
27 gennaio.
Quale
sarà la proposta, e toccherà al PD portarla alla discussione dell’Aula, lo
vedremo nei prossimi giorni. Per intanto cerchiamo la più ampia condivisione
delle regole, con gli avversari storici e anche con quelli impresentabili come
Berlusconi. Sicuramente saranno i cittadini ad avere il vantaggio di scegliere i
propri rappresentanti con le elezioni e non i segretari di partito. Sembra che
qualcuno ogni tanto si dimentica quale sia l’obiettivo delle riforme.
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